Gli standard di BioEtica
Ecoelia è soprattutto filosofia e comportamento
bioetico. Fin dall'inizio della fondazione dei principi di Ecoelia, ci
siamo dedicati molto al pensiero bioetico, circa i comportamenti da
assumere in occasioni cliniche, interventistiche, educative, militari,
ecc.
Secondo i principi Ecoelia anche l'educazione o gli interventi sociali e
iniziative umanitarie fanno parte di quella sfera della bioetica in
quanto ogni iniziativa interventistica umana a favore o contro un altro
essere vivente porta inevitabilmente a modificare la struttura
comportamentale di entrambi gli esseri.
Questa vasta considerazione sulla natura umana, oggi ci permette di
rivedere la bioetica sotto luci nuove, e introdurre concetti di bioetica
e comportamento etico anche nelle scuole per gli educatori, per le
famiglie, per tutti coloro che hanno un contatto con bambini o portatori
di handicap o malati, tutti coloro insomma che non sono adeguatamente
attrezzati mentalmente e biologicamente per contrastare una eventuale
modifica da parte di un intervento sul proprio stato psichico e fisico.
Pensiamo ad esempio ai bambini ancora in fase di crescita emotiva, per
cui apprendere notizie traumatiche a tavola, o assistere ad un litigio
efferato dei propri genitori mentre sta compiendo un atto basilare della
propria fisiologia come il mangiare o il dormire, porta inevitabilmente
ad una modifica del proprio comportamento emotivo e della propria
coscienza come costellazione di valori, ma anche una ricaduta sul piano
fisico come insonnia o intolleranze alimentari.
Se un simile legame stresso, tra mente e corpo, non viene appreso e
metabolizzato anche dagli educatori, ogni azione traumatica di un
educatore può compromettere lo stato fisiologico del bambino anche in
età adulta. Diarree, stitichezze, coliti e gastriti nervose sono
considerate ormai di origine nervosa scolastica, così come alcune forme
di dermatiti ed allergie dovute a stress scolastici e familiari in età
infantile.
Ecoelia vuole informare gli educatori, le famiglie e tutti coloro che
hanno un contatto con bambini non adeguatamente attrezzati a livello
psichico per mantenere un equilibrio caratteriale, che ogni trauma
subito sul piano emotivo inevitabilmente si ripercuoterà sul piano
fisico, con conseguenze che sono palesamente riportabili ad un
comportamento bioetico discutibile.
L'azione più spregiudicata del Cosmo è l'uccisione di un essere vivente. Qualunque sia la sua forma, la sua sostanza, qualunque sia il suo credo o la sua razza. Apparteniamo tutti ad un immenso ecosistema: l'universo, puoi sentirlo tutto intorno a te e dentro di te. Solo esseri umani che dispongono di una costellazione di valori di alto livello, possono definirsi dotati di una coscienza capace di non uccidere né ledere un altro essere umano. E' il primo grande comandamento della medicina ippocratica e delle religioni di tutto il pianeta, è una direttiva che fa parte della nostra disposizione d'animo, della nostra coscienza fin dai primordi. Eppure, per molti antropologi biologi, alcuni esseri umani hanno una diversa predisposizione interna, genetica, ad uccidere, e nel farlo, provano un sottile gusto, un raro senso di ebbrezza. Questi uomini, noi di ecoelia, li definiamo aberrati. Molti popoli vivono nella cultura aberrata della vendetta, della giustizia sommaria, nella convinzione del suicidio a scopo religioso o sacro, molti uccidono per vendetta, affinché sangue chiami sangue. In Ecoelia, la vita è il bene più prezioso, nessun essere vivente che si definisce "umano" può permettersi di uccidere un altro essere vivente contro la sua volontà, chi lo farebbe non sarebbe differente da una macchina o da un animale senza coscienza. Noi riteniamo che la Vita sia la forma più alta di consapevolezza e di coscienza, contenitore delle esperienze supreme di ogni essere vivente e come tale va rispettata, protetta e conservata quanto più a lungo sia possibile.
L-PNEI
da qualche anno molte ricerche hanno confermato un
postulato della antica medicina psicosomatica per cui mente e corpo
fossero in qualche modo collegati. Questo asse di collegamento viene
chiamato PNEI, Psico Neuro Endocrino Immunologia, è la nuova scienza che
scopre meccanismi fisiologici che mettono in relazione come un trauma
emotivo sul piano psichico possa alterare la struttura nervosa quindi
quella endocrina e di conseguenza alterare profondamente il sistema
immunitario. Questa scienza studia come un forte trauma di un lutto o di
rapimenti o stress simili alterano tanto il sistema immunitario fino a
rendere il soggetto esposto a rischi di infarto, tumori o infezioni
anche gravi.
Gli studi del Dr. Luigi Di Vaia sulla psicosomatica hanno permesso di
inserire un altro elemento importantissimo nell'asse PNEI, un
altra lettera codificata per L, cioè il Linguaggio. Come la PNL, il
Linguaggio e le forme di linguaggio modifichino la struttura
neurolinguistica a tal punto da indurre un trauma psichico o al
contrario come sfruttare il linguaggio per liberare la mente da un
trauma o da uno stress forte.
Il linguaggio è una grammatica ricca di regole e di modalità come quelle
della matematica, fatta per strutturare nella mente di organismi viventi
emozioni, che fanno parte di uno di que tre vettori principali per
codificare i simboli. Intervenire con la giusta grammatica nella mente
umana, attraverso esercizi quali Hearing, o forme di PNL avanzate, è
possibile liberare la mente da ancoraggi psichici negativizzanti e
intervenire sul corpo al fine di guarire, prevenire o ritrovare un
equilibrio perduto. Anche questa caratteristica è parte essenziale di un
intervento mirato di bioetica nell'ottica di Ecoelia.